Benvenuti in libreria!

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Libreria SS Quaranta, Treviso

Facciamo un gioco: questa è una libreria. All’interno c’è una libraia che accoglie il cliente-lettore, pronta ad orientarlo e guidarlo nella scelta.
La libraia capirà se si tratta di un lettore a proprio agio in quel luogo, che desidera essere lasciato a sé, nel rapporto con il profumo della carta stampata; individuerà il cliente che è a disagio, incerto, che necessita di essere affiancato nella scelta.

Saluterà, invitando ad entrare in relazione, ascoltando il bisogno della persona, diverso per ognuno.

Talvolta il cliente sa cosa vuole, cerca un preciso libro, che potrebbe esserci o meno, che sarà forse necessario ordinare ma, trovandosi lì, si interesserà anche ad altro; facilmente avvierà un colloquio con la libraia. Acquistare libri, leggerli, è anche parlarne, condividere.

La libreria è il luogo in cui c’è la libraia: la sua funzione rende tale la libreria.

Il libro, come oggetto, si trova oggi in altri luoghi, persino al supermercato.

Oggi, neppure il luogo fisico è necessario perché esista una libreria: i libri si ordinano anche on line.

Oggi, ciò che chiamiamo, con termine improprio, libreria, è talvolta  un magazzino self service in cui sono stipati migliaia di oggetti a stampa, dove non c’è una libraia; è un luogo di disorientamento, in cui manca la relazione, manca la conoscenza del cliente e del libro, manca quel medium che rende il luogo-tempo in libreria un unicum nella vita di tutti noi che leggiamo.

Oggi, l’oggetto-libro non necessita neppure della carta e della stampa: si fruisce in formato digitale – e non è di poco conto la possibilità di portare con sé, ovunque, una intera biblioteca. Per il lettore compulsivo – e chi è lettore solitamente lo è – questa possibilità ha cambiato la vita, mentre il libro a stampa resta un oggetto insostituibile rispetto al quale, tuttavia, l’e-book sta portando un cambiamento importante nelle scelte di acquisto, che diventano più esigenti. E questo è un bene.

Questo spazio vuole, dunque, essere una libreria: dove manca uno spazio fisico colmo di libri; dove manca pure l’odore della carta, la possibilità di palpeggiare l’oggetto libro, assaggiarlo; e quel percorso che porta a prendere e lasciare un libro via l’altro fino a catturare per sé quello, o quelli, che ti si attaccano alla mano, che ti dicono sono proprio io e sono per te.

Qui può esserci un tempo condiviso tra chi sceglie libri, il cui acquisto fisico avverrà altrove, nei diversi modi che oggi ci si offrono, e qualcuno che propone una scelta di libri di cui condividere la lettura. Qui vuole esserci una libraia, qualcuno che, leggendo, ti dice del libro che ha letto, ne parla con te, si chiede se potrà appartenerti o a quale momento del tuo leggere potrà rispondere.

Per questa via, potrebbe nascere una piccola comunità di gente che, ognuno libraio per l’altro, valuta, condivide, indirizza, commenta: tutte cose senza le quali si perde molto della lettura di un libro, che è relazione, che necessita di condivisione nel dialogo tra lettore e lettore, non solo tra un lettore e il suo libro.

La libreria nascerà a partire da un libro, che verrà proposto o, perché no, sconsigliato. I libri diverranno due, tre, quattro, cento e la libreria crescerà, sperando di arricchirsi di dialogo e proposte e recensioni di altri con cui sviluppare un confronto, pareri diversi, scambi: sui libri che ciascuno legge, anche ma non primariamente sulle novità e, perché no, soprattutto sulle riletture.

In attesa delle vostre proposte e delle vostre recensioni, buona lettura.

Ivana Daccò