Paolo Cognetti, 2010 Da: Wikipedia

Libri di scorta. Occorrono. Sempre, ma particolarmente d’estate. Dove, con il termine “scorta” si intende una selezione di libri buoni per momenti e contesti diversi mentre quel <tempo altro> che è, dovrebbe essere, la “vacanza” – l’interruzione di qualcosa e una forma particolare di assenza da un dove – avviene invece che sia una diversa immersione nella nostra normalissima permanenza.

L’equivoco è di programma. E può persino funzionare: essere funzionale ad una aspettativa di benessere ritrovato, tanto più se impossibile.

Sia come sia, chi è lettore non rinuncerà a raccogliere la propria personale dotazione, la scorta di libri per un tempo diverso, scegliendo una varietà, dal tomo di un chilo e duemila pagine fino al libriccino, chiamato romanzo, di centodieci pagine compresi Titoli, Indice, e pagine bianche.