
Mentre continuo la lettura di “Tempo degli stregoni…”, si aprono domande, questioni, sulla filosofia tedesca, e sulla filosofia, oggi, in generale.
Premetto: sono questioni rispetto alle quali non ho gli strumenti, altamente specialistici, necessari a sostenere un confronto “scritto”; confido invece nel fatto che, per sua natura, la filosofia è dialogo, è un pensiero che necessita di essere parlato, di costituirsi nel confronto, rimanendo sempre in fieri. E dunque, confido nel fatto che quanto “scrivo” possa caratterizzarsi come dialogo, in quanto segnato dalla forma della domanda, dell’attesa di un’interlocuzione.