E. M. Cioran, La caduta nel tempo, Adelphi 1995

Pubblicazione e Traduzione sotto la direzione di Mario Andrea Rigoni

Devo confessare una fascinazione che mi prende, sempre, quando leggo Cioran. Mi prende lo stupore per la densità e la precisione delle sue parole, che non di rado incontrano, regalando un senso di vertigine, l’impossibilità di accogliere ciò che scrive, ne verrebbe a rischio ogni serenità mentale; sento la tranquillità con cui infine sarà non solo possibile ma addirittura facile, direi risolutivo per la propria pace interiore, accoglierle, aderendovi nel sentimento profondo della meta raggiunta, in cui il pensiero può finalmente riposare: