Commentari reali degli Inca23 aprile 2016, Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore, di cui si festeggia la ventesima edizione da quando l’UNESCO –  Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura – ne decretò l’istituzione. Era il 15 novembre del 1995. Tale Giornata venne fissata nel giorno in cui cade la ricorrenza della morte di TRE – non DUE – grandi autori: William Shakespeare (1564 – 1616), Miguel de Cervantes (1547 – 1616) e il peruviano Garcilaso de la Vega (1539 – 1616).

Tanto per cavillare, leggo sull’apprezzato Wikipedia che, in realtà, William Shakespeare è morto dieci giorni dopo. In Inghilterra, all’epoca, era in vigore ancora il calendario giuliano, e non il gregoriano: questo falsifica la convergenza delle date. Va ovviamente bene lo stesso.

Maggio quasi impone il parlare di editoria: è il mese del Salone del Libro di Torino; è stato preceduto dalla “Giornata mondiale del libro e del diritto d’autoreRuth Rendell 2007che si è, diciamo pure, celebrata, come avviene ogni anno, il 23 aprile scorso; in Italia siamo in attesa di vedere, capire, cosa succederà nel nostro piccolo mondo della grande editoria, qualora vada in porto l’acquisto (non è già accaduto, vero?) di RCS Libri da parte di Mondadori; ne sappiamo poco tutti, vero? Non credo di essere solo io. Ciò di cui siamo stati informati è che, in questa evenienza, si avrà “la formazione di un gruppo che controlla quasi il 40 per cento del settore editoriale trade (narrativa e saggistica) e il 25 per cento della scolastica, quindi con un’enorme forza di proposta e contrattazione nei vari ambiti legati al libro”.[1]