Thomas Mann, “La montagna incantata”, Corbaccio 2011

Avevo anticipato questa rilettura in corso più di un mese fa. (qui: per una breve sinossi).

Ora, lungi da me l’idea, non osabile, di una recensione di questo capolavoro, e invece il desiderio di raccontare sprazzi di un’esperienza di lettura; unica, frutto, certo, di un “incantesimo” che l’autore ha operato: su di me. Su di sé? Per fuggire il mondo che, dopo la tragedia della Grande Guerra, vedeva evolvere in pazzia una pace mai stata.

È probabile, quasi certo, che la libraia virtuale si prenderà un periodo di ferie, fino alla conclusione dell’anno. Magari non del tutto, ma per lo più. Salvo fatti, o letture, eccezionali, di cui non possa trattenersi dal dar conto immediato.

La libreria, ovviamente, rimane sempre aperta ai visitatori, sempre graditissimi: è il grande vantaggio del virtuale. Rimarrà naturalmente sempre attiva anche l’attenzione alle novità che gli altri blog amici proporranno, e il colloquio, il confronto. Solamente, non troverete, per il momento, nuove proposte di lettura, che cercherò, nel caso, di accumulare per un buon avvio del nuovo anno.