jean_baudrillard_recensioneJean Baudrillard, Perché non è già tutto scomparso? Castelvecchi Editore 2013

Abbiamo chiuso la riflessione sul testo di Aime, affermando che era bene partire dalla realtà, dalla comune percezione del mondo che ci circonda, nel quale viviamo e di cui facciamo parte.
Ed ecco il problema: quando diciamo <il mondo che ci circonda> e <nel quale viviamo>, in qualche modo poniamo <due> soggetti del discorso: noi, e il mondo. Come dire che <il mondo> circonda <noi>, <noi> siamo una cosa, il <mondo> è un’altra. Poniamo una separazione per la quale esiste un <noi> ed esiste un <mondo>, dato, sul quale operiamo. Ne siamo, in un qualche senso, al di fuori; ci aspettiamo di poterlo guardare, maneggiare, modificare senza che ciò si riverberi su di noi.