Katherine Mansfield, “Viaggio in Urewera”, Adelphi 2015; a cura di Nadia Fusini

Kathrine Mansfield, “Tutti i racconti”, Adelphi – due volumi

A cura di Nadia Fusini

 

Tutti i racconti

Si può ben dire che, nella scrittura di Katherine Mansfield, i racconti coprono, traducono, tutta la sua esperienza della vita che la circonda; tutto il suo essere nel mondo; tutto ciò che del mondo, della gente, della natura in tutte le sue forme, nutre il suo bisogno; sono vita che lei incorpora – tutti i sensi costantemente all’erta – per tutto restituire.

Nella struttura che KM imprime alla sua creazione si rivela la musicista – il violoncello, l’altro suo strumento, è, dopotutto, una voce umana: alla fine il suo mezzo, la parola scritta, sarà uno spartito, che si impone al lettore-esecutore; che potrà interpretarlo sulle proprie corde e purtuttavia senza poterne deviare.

Agosto è un mese particolare per la lettura; caldo, vacanza; distrazioni. Un mese che può tuttavia essere l’occasione per il grande libro, quello che richiede silenzio e un tempo lungo, e dedicato: oppure, per letture brevi che, nel contempo, richiedano una particolare dedizione. È il tempo giusto per i Racconti che, come la Poesia, uniscono alla dimensione contenuta un dilatarsi del tempo della lettura e del pensiero. Un tempo giusto, per letture insieme brevi e intense.

Talvolta, per questo tempo, c’è bisogno di sicurezza, di affidarsi alla narrazione conosciuta: da riscoprire, da riadattare alla propria emozione del momento. Senza rischi? Per la propria tranquillità?