james-bondProsegue, lentamente, il riordino delle scaffalature di cui raccontavo la scorsa settimana che non solo non si avvicina minimamente ad essere concluso (il che è il meno), bensì non si avvicina minimamente a trovare una organizzazione che consenta il prevederne la conclusione.

Sempre più incombe il problema, che non risolverò (a favore della doppia fila), del come poter far uscire da casa dei libri. Cosa dovrei fare: rileggere libri abbandonati (e ce ne sono) per convincermi che, se sono tali, un motivo ci sarà? Così, ho comunque spulciato tra i vecchi Oscar Mondadori; ho aperto un libro più o meno a caso, «Agente 007 missione Goldfinger», letto qualche pagina, e che ti trovo?

biblioteca-2Non so cosa leggere. Sono preda di desideri sparsi. Tutto perché, dopo Natalia Ginzburg, la tendenza andava verso l’abbuffata, passarli tutti: Calvino, Pavese, Morante, Moravia no, mai apprezzato, ma c’è Brancati; c’è Parise, c’è Cassola. E vai, una bella lista.

Ho scelto di distogliermene. Rischia che non me li gusto, non si fa così. Il vino buono va centellinato.