Terminata la rilettura, estemporanea e un po’ frenetica, di “Il signore degli Anelli”, mi sono accorta che, a seguito di “Sul Grappa dopo la vittoria” non ero in grado di leggere il libro che avevo in attesa, vale a dire “Come cavalli che dormono in piedi”, di Paolo Rumiz, una storia che mi avrebbe ricondotto dentro l’”inutile strage” della Grande Guerra, per usare le parole di papa Benedetto XV.
Elio Bartolini
Ci sono libri sparsi intorno a me, acquisti recenti e non, che hanno tuttavia aspettato il momento giusto perché qualcos’altro ha attirato la mia attenzione e il mio desiderio ma che hanno mantenuto un loro posto nelle mie attese. Credo sia venuto il loro momento, dopo la prossima recensione del libro di Michaël Uras, “Io e Proust” che avevo preannunciato.
Avevo già accennato a due di questi libri in attesa, nelle letture di dicembre, ma mi ripeto volentieri magari iniziando a darne qualche informazione per chi già non li conosce e potrebbe cominciarne la lettura senza aspettare me, giusto?
Ho infine ho compiuto la mia gita in libreria in modo soddisfacente. Si trattava di scegliere una libreria, se vogliamo definirla così, di nicchia, pregevole: Editrice SS Quaranta di Treviso. Ne ho ricavato un bottino originale. Val la pena di farne la storia, partendo da una premessa: questa libreria tiene anche vecchie scelte edizioni di libri che non si trovano più, o si trovano con difficoltà, o sono edizioni fuori commercio.
Entro nella libreria, che è molto piccola, per cui si incontra immediatamente il banchetto dei libri: e infatti l’occhio trova subito un bel volumone, Bollati Boringhieri, 500 pagine, sovracopertina bianca, titolo “John Maynard Keynes. Speranze tradite. 1883 – 1920” di Robert Skidelsky. E in questi giorni io sto leggendo, di Keynes, “Il grande crollo”: lettura pomeridiana, di grande soddisfazione.