
C’è quel particolare momento in cui, nel girovagare tra libri i più diversi, ci imbattiamo in un autore a noi sconosciuto: a noi, beninteso.
Solitamente accade nei giorni in cui, per i motivi più disparati, tra noi e i libri che stiamo leggendo, si è venuta a creare quella certa atmosfera da matrimonio di lunga data: ci si ama, certo, o forse l’espressione più adatta sarebbe “ci si vuole molto bene”, e anche quel po’ di noia è rassicurante. È una conferma.
Eppure, qualcosa manca. Lo stupore, la scoperta; con quella punta di desiderio di andare a vedere cosa c’è là fuori, mentre si arretra, ci si rifugia nella sicurezza di ciò che è noto, amando e riconoscendo i propri compagni di vita (plurale, attenzione: stiamo parlando dei libri, dei compagni di una vita che non si lasciano mai!).