Karen Blixen, La mia AfricaKaren Blixen, “La mia Africa”, Feltrinelli 1986

In Africa avevo una fattoria ai piedi degli altipiani del Ngong”. L’incipit mostra da subito di cosa si parla, mostra la prima persona e la forma del racconto; lo fa con un scrittura pulita, che scorrerà limpida, mai tormentata, anche se la storia della vita in Africa della danese Karen Blixen – dal 1913 al 1931 – è, con la storia della felicità che si prova trovando il proprio posto nel mondo, intrisa di grande dolore e, alla fine, di un grande rimpianto. E’ una storia che terminerà nello sradicamento, e che si era svolta, anche, nella malattia e nella sofferenza: di cui nel libro non si parla, quantomeno non degli avvenimenti che hanno segnato e reso difficile la vita in Africa di Karen Blixen, Tanne per gli amici. Il suo sguardo è sempre rivolto all’esterno, a dirci la bellezza di quei paesaggi, di quel mondo, di quei popoli. Mostrandoceli dall’interno.

Karen-Blixen
Karen Blixen

Nel frattempo, sono avviluppata dentro scelte di letture multiple, poco produttive; non sapendo bene, non riuscendo a riconoscere il desiderio-bisogno del momento, rischio di sprecare dei buonissimi libri leggendoli al tempo sbagliato. Sto rincorrendo riletture: cerco di andare sul sicuro – e fingo di non sapere che la cosa non funziona così, proprio no, anche la rilettura necessita del suo giusto tempo; ogni libro, sempre, necessita di venir ri-creato da chi lo legge, e ogni lettura è unica. Non si legge due volte lo stesso libro, così come non leggeranno lo stesso libro due persone diverse.