L’anno nuovo ha accumulato libri sul mio tavolo. Regali e auto-regali.

Nel mentre, sto ancora leggendo “La montagna incantata”, intercalandone la lettura con qualche racconto, romanzo breve, con qualche spezzone di vecchi libri improvvisamente desiderati, con un piacere e un ritmo lento inusuali.

Il libro di Thomas Mann narra la vicenda di Hans Castorp, giovane ingegnere amburghese, deuteragonista il cugino Joachim Ziemssen, suo coetaneo, militare di carriera, che si trovano ricoverati nel sanatorio Berghof a Davos sulle montagne della Svizzera.  Fanno da contorno alla loro storia, oltre a dei comprimari, spezzoni di altre vite, di medici e pazienti, dentro un tempo sospeso.

marco aime_recensioneMarco Aime, La macchia della razza. Storie di ordinaria discriminazione, elèuthera 2013. Premessa di Marc Augé. Postfazione di Guido Barbujani

Con questo libro, siamo nei dintorni. L’autore, Marco Aime, è un antropologo, docente di Antropologia culturale all’università di Genova ma soprattutto ricercatore con al suo attivo importanti esperienze e conoscenze in particolare nel Sahel.

Si tratta di un piccolo volume, un centinaio di pagine tutto compreso, che tuttavia, in modo molto chiaro, ci parla del quotidiano razzismo che pervade gesti, parole, pratiche, burocratiche ma non solo, che caratterizzano il nostro rapporto con ‘lo straniero’ che viene in Italia.