Astrid LIndgren, “Pippi Calzelunghe“, Salani Editore 1988
Traduzione di Donatella Ziliotto e Annuska Palme Sanavio
In questo agosto troppo caldo e, diciamolo, preoccupante su molti fronti, la ricerca di “cosa leggo stasera” è un tormentone.
Sono distratta, fa caldo, sono stanca; alle prese con una serie infinita di desideri incerti, con la voglia di recuperare “libri mattone” che il momento, la cronaca a rischio di farsi biecamente storia, chiama a rileggere, ripensare; desideri che il caldo e la stanchezza afflosciano.
Così, sul mio tavolo si accumulano vecchi libri, senza un loro vero richiamo. O meglio, senza l’energia, la fiducia necessaria ad affrontarli.