Questa non è una recensione. Anche se c’è un libro, la cui lettura mi piacerebbe condividere; con il desiderio, tuttavia, di ricercare il particolare legame che un libro, e forse qualcuno più di altri (ma non è detto), intreccia con la vita del suo lettore; con una storia individuale, nel tempo e nei giorni in cui viene letto.

Quando vita e lettura si intrecciano, il libro colora le esperienze, che a loro volta segneranno le pagine con le luci e le ombre del nostro personale tempo.

Avviene che i ricordi portino a mutare la sostanza della pagina letta, venendone a loro volta mutati. Capita, di scoprirsi incerti tra l’aver vissuto un qualcosa in prima persona e l’averne letto, dentro una singolare mescolanza di esperienze. Trasformati dal nostro particolare, i libri faranno di noi la persona che siamo, sempre provvisoriamente. Le pagine lette intruderanno gli eventi della nostra vita, modificandone la forma.

Settembre…È tempo di migrare? È certamente un tempo che richiama una fine ed un inizio. Saranno rimembranze dei tempi di scuola, sarà che c’è un sentore di fine estate, di “rientro” da qualche luogo, a qualche cosa. È quasi una chiusura d’anno: come un quaderno bianco, intonso, tra le mani.

Due brevi gite in libreria. E sul mio tavolo giacciono, ora, alcuni nuovi libri in attesa. Quattro di questi recuperano una mia colpevole assenza degli ultimi mesi dalle proposte dell’editrice Santi Quaranta, dove, tra cose vecchie e cose nuove, ho trovato ben quattro libri che segnalo, prima ancora di averli letti, ma di cui credo, nel tempo, racconterò.