In questi giorni la domanda – e il tema – mi si è imposto. Il miglior modo per entrare in argomento credo sia raccontare come ciò è avvenuto.
Stavo pensando alla figura di Karen Blixen, scrittrice che avevo appena recuperato nella compagine delle autrici femminili di area anglosassone del primo novecento; e all’intenzione di scrivere qualcosa su di lei, sulla sua biografia. A questo pensiero si è affiancato quello sul tema più generale – che in parte ho già trattato, è ormai trascorso un anno – della lettura e della scrittura al femminile; e sul pensiero, o meglio, a mio parere, sul preconcetto, di una supposta specificità della scrittura (e della lettura) femminili, rinchiuse nel campo dei sentimenti.