John Williams, Stoner, Fazi Editore 2012

Quando si finisce di leggere questo libro, dimenticando il fatto che, fino circa la metà si era stati tentati di lasciarlo per noia e qualcosa ci aveva trattenuti, si esala un respiro e la voce interna dice una unica parola: Bellissimo.

Poi, come accade quando un autore ci ha totalmente presi, la mente va alla ricerca della nuova sua opera da leggere. A questo punto ci si dice, stupiti: “No. Non credo che leggerò altro di suo. Questo autore è questo libro. E basta”.

Non accade spesso, ma accade. A me è accaduto con questo libro. Di sentirlo come una totalità. E cerco di capire: perché questo libro è bellissimo? E perché questa sensazione di totalità conclusa?

2205113_I quaranta giorni dl Mussa Dagh_cop@01.inddSeconda tappa del giro a librerie. Avevo in lista molti desideri, che non ho del tutto assolto perché, come si conviene a questo tipo di shopping, si sono inseriti libri non previsti ma ai quali ho proprio dovuto cedere.

Dunque. Partenza dalla libreria Santi Quaranta, che sapevo aver riaperto i battenti dopo le ferie e che avrei visitato ben sapendo che, là, non avrei né cercato né potuto trovare i libri che stavano nel mio foglietto di appunti, i libri che avevo già deciso di acquistare. Ma avrei potuto trovare cose inaspettate, da cui farmi conquistare. Ne sono uscita con due libri.