John Steinbeck, “La valle dell’Eden”, Bompiani 2014

Traduzione di Maria Baiocchi e Anna Tagliavini

 

“Quando sei bambino, sei il centro di tutto. Tutto succede per te. Gli altri? Solo fantasmi che sono lì perché tu abbia qualcuno con cui parlare. Ma quando cresci, occupi il tuo posto, hai certe dimensioni, una certa forma. Le cose vanno da te agli altri, e dagli altri a te. È peggio, ma è anche meglio.”

 

Avevo lasciato questo libro con la mia adolescenza. La mia età adulta lo aveva quasi scordato, dopo averlo letto fino alla consunzione delle pagine.

Talvolta ero raggiunta dal pensiero, che non si traduceva tuttavia, non ancora, in desiderio, di doverlo rileggere.

Ora credo di sapere il perché: ero adulta, avevo occupato, oppure ero intenta, o almeno così credevo, a occupare il mio posto, ad assumere la mia dimensione, la mia forma.

John Steinbeck, 1962. Da: Wikipedia

È stato un strano agosto.

Accumulo libri, attese di lettura che chiedono il giusto momento per venir apprezzate. Accumulo letture che apprezzo ma che, trascorso il breve tempo necessario a completarle, mi lasciano insoddisfatta. C’è qualcosa che non va, o forse manca qualcosa, nei nuovi libri che sto incontrando; qualcosa che non mi porta, se non in pochi casi, il desiderio di darne una restituzione.

Incontro cose già lette, storie che, sotto nuove apparenze, ripetono paradigmi noti. E penso che, certo, è anche l’età che porta con sé un ridotto interesse per temi in altri tempi di grande fascino.

James DeanCaldo: tanto, troppo, quantomeno per chi, come me, non lo ama. Il libro che sto leggendo è interessante e anche adatto, sì, può essere letto un po’ a spezzoni, anzi, è la sua cifra: il che, con queste temperature, va bene.

Wu Ming 1, “Cent’anni a Nordest. Viaggio tra i fantasmi della guera granda”, Rizzoli 2015. Il tema degli esiti, ancora operanti, delle grandi guerre del ‘900, in particolare per il territorio del nord-est italiano, aperto dal libro di Paolo Rumiz, mi sta ancora trattenendo, altri aspetti dello stesso tema.

Una lettura particolare, una riflessione che, partendo dalla grande guerra e dalla fine dei grandi imperi, correla fatti, resoconti di avvenimenti recenti, apparentemente i più diversi; costruisce ipotesi di lettura, avanza suggestioni.