Il più grande uomo scimmia del PleitoceneRoy Lewis, “Il più grande uomo scimmia del Pleistocene”, Adelphi 1992. Traduzione di Carlo Brera

Eccoci dentro un libro che ci condurrà a vivere un’esperienza tra le più interessanti, ospiti non veduti di una famiglia come tante, come le nostre, ma con un capofamiglia davvero fuori dal comune: sarà ricordato come Il Più Grande Uomo Scimmia del Pleistocene.

Il Pleistocene: un tempo, un po’ impreciso, qualcosa tra i due e oltre milioni e gli undicimila anni fa, millennio più millennio meno. Là, in quel tempo e in un qualche posto della Rift Valley, è vissuto Edward, con la moglie Millicent, e i figli, il secondo dei quali, Ernest, è il narratore della sua storia il cui finale, si può ben dire a sorpresa, ci costringerà a rivedere, ripensare, molto di ciò che ameremmo credere della nostra specie: e uso il condizionale perché, diciamocelo, a voler essere sinceri con noi stessi, c’è una certa differenza tra ciò che vorremmo pensarne e ciò che la ragione, guidata dai fatti che ci riguardano, dovrebbe portarci a concludere.

bibliotoca casaFine e inizio anno con molte letture, soprattutto con belle riletture. Inizio anno anche, come accade sempre, con la voglia, il bisogno, un po’ confuso, di cambiare qualcosa, di rinnovare qualcosa.

Per me, in questo momento, bisogno totalmente ingiustificato, poiché sono reduce da alcuni mesi travolti da una ristrutturazione di casa, vecchie tubature e affini, il che giustifica, dovrebbe giustificare, il desiderio di dire adesso basta cambiamenti, voglio star tranquilla.

Non so se è chiara l’implicazione di questa cosa, e come a suo modo abbia a che fare con queste pagine e queste chiacchierate: per un periodo di oltre tre mesi, tutti i miei libri, salvo un consistente mucchietto messo in salvo per rimanere a mia disposizione, sono finiti in un triste e oscuro deposito, con mobili, guardaroba, suppellettili, cianfrusaglie e tutto ciò che riempie una casa.