Philip Pullman,
“Queste oscure materie” (“La bussola d’oro”, “La lama sottile”, “Il cannocchiale d’ambra”),
Edizioni Salani, 2013
La Bussola d’oro. La storia si svolge in una società simile e diversa dalla nostra, organizzata secondo una diversa geografia politica: siamo in un regime teocratico in cui regna il potere religioso e la fisica è chiamata teologia sperimentale. In una Oxford di questo mondo, al Jordan College, vive Lyra, una ragazzina spensierata, capace di grande lealtà e di grande fantasia, vale a dire di una grande capacità di invenzione delle bugie più incredibili.
In questo mondo ogni essere umano vive in stretta simbiosi con un proprio daimon, una esternazione dell’anima che, assumendo la forma di un animale, di sesso opposto al proprio, assicura ad ognuno una consapevole integrità, la possibilità di non essere mai solo, la possibilità di essere sempre in contatto con il proprio sé.
A partire da questo mondo, e da un destino, conseguente a una profezia, che indica in Lyra l’artefice di profondi, pericolosi o salvifici, cambiamenti, si aprono una serie di mondi paralleli, uguali e diversi, popolati da esseri fantastici.
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