Presentazione della serie

Giorni fa Remo Bodei, intervistato da Concita De Gregorio nel corso della trasmissione Pane Quotidiano ha fatto una interessante affermazione. Ne trascrivo il senso: “Se la puntualità è la cortesia dei re, la chiarezza è la cortesia del filosofo”.

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Il pensatore, di Auguste Rodin

Vorrei partire da qui per parlare di temi che vengono ascritti alla ‘competenza’ della filosofia. D’accordo, dovrei dire ‘scrivere’, non parlare, ma il senso che voglio dare a questa scrittura è quello del parlato, del colloquio, anche perché, se si tratterà di filosofia, essa è questo, è colloquio, dialogo. Non si filosofa da soli, nonostante una becera immagine invalsa collochi i filosofi (non senza loro colpa) in una specie di soliloquio che gli altri hanno l’onore (ovviamente scarso) di leggere/ascoltare: nel caso (frequente) che il discorso sia confuso, incomprensibile, noioso e faticoso, ciò dovrà essere ascritto alla incompetenza del lettore e alla profondità inarrivabile del pensiero del tale filosofo.

Ma la filosofia è qualcosa che tutti, ma proprio tutti, frequentiamo. È rappresentata dal nostro modo di vivere, vive nelle scelte che orientano la nostra vita, vive nelle parole con cui ci rivolgiamo agli altri e nel significato che diamo al nostro essere al mondo, nel lavoro, negli affetti, nei progetti; vive nel nostro rivolgerci o meno a un credo religioso, nella qualità dei legami che stabiliamo con il nostro prossimo. Vive soprattutto quando non la chiamiamo con questo nome.

Non c’è nulla al mondo, ma proprio nulla, di così poco specialistico come la filosofia ed è diritto di tutti, quando questa si riveli ostica, squalificarne l’autore, squalificare il discorso, e quando questo sia espresso in un libro, è bene buttare il libro (beh, buttarlo magari no, vediamo, i libri non si buttano; al massimo, si notano a margine, si mette un avvertimento a matita in prima pagina. Su qualche libro io ho scritto Bleahhh!).

Questo spazio, dunque, vuole presentare autori, filosofi e non, che affrontano temi presenti nella vita di noi tutti. Vorrei farlo attraverso la proposta di testi che sono, come dire, semplicemente una proposta, un’occasione, per porre argomenti sui quali sarebbe interessante un confronto, sui quali tutti abbiamo qualcosa da dire, per confutare, suggerire aspetti diversi, ampliare, dibattere.

Non vi saranno, dunque, sinossi approfondite; talvolta potrebbero non essercene affatto, ma esserci solo il tema trattato e la riflessione sullo stesso, sull’autore; potranno esserci stroncature (ovviamente di parte, la mia, dunque tutto fuorché categoriche).

Nelle intenzioni, ci saranno dunque ‘puntate’ di un discorso che prosegue: gli interlocutori sono necessari. Proviamo. In attesa di conoscerci.