Chiudo lo spazio dedicato a Grace Paley con una poesia-sintesi del suo pensiero, della sua scrittura e della sua vita; quasi un manifesto, un volantino (trattandosi di lei) da distribuire agli angoli del quartiere (dopotutto il mondo è un insieme di quartieri, di piccole comunità, senza soluzione di continuità, il che mostra, fuor da ogni ragionamento più o meno capzioso, l’impossibilità di non prendere a tema, e in carico, la vicinanza di ognuno a tutti.
Oggi questo ‘manifesto‘, mi pare particolarmente adatto – proprio per gli aspetti in apparenza anacronistici che lo caratterizzano – a riattualizzare, in un tempo diverso, il suo messaggio.
Responsabilità[i]
di Grace Paley
È responsabilità del mondo lasciare che il poeta sia poeta
È responsabilità del poeta essere donna
È responsabilità del poeta stare agli angoli delle strade
a distribuire poesie e volantini scritti
meravigliosamente
e anche volantini che non si possono guardare
per la loro retorica altisonante
È responsabilità del poeta essere pigro perdere tempo
e fare profezie
È responsabilità del poeta non pagare le tasse di guerra
È responsabilità del poeta entrare e uscire da torri d’avorio
bilocali su Avenue C
campi di grano saraceno e basi militari
È responsabilità del poeta uomo essere donna
È responsabilità del poeta donna essere donna
È responsabilità del poeta dire la verità al potente come
affermano i Quaccheri
È responsabilità del poeta imparare la verità da chi non ha potere
È responsabilità del poeta ripetere sempre: non esiste
libertà senza giustizia cioè giustizia economica e
giustizia in amore
È responsabilità del poeta cantarlo su melodie originali e
su quelle tradizionali degli inni e dei poemi
È responsabilità del poeta ascoltare ogni diceria e
riportarla come i narratori diffondono la storia della vita
Non esiste libertà senza paura e senza coraggio non
esiste libertà a meno che terra e aria e acqua sopravvivano e con loro sopravvivano i bambini
È responsabilità del poeta essere donna tenere d’occhio
il mondo e gridare come Cassandra, ma per essere
ascoltato questa volta
[i][i][i] In: “Fedeltà”, (con prefazione di Paolo Cognetti. Con un ricordo di A.M. Homes), Minimum Fax 2011
Traduzione di Livia Brambilla e Paolo Cognetti.