La libraia virtuale chiude per l’intero mese di giugno, nel corso del quale vorrebbe occuparsi, anche, di un necessario “riordino locali” nonché delle proprie confuse e disorganizzate routine della quotidianità. Diciamolo: talvolta occorre fermarsi per recuperare un assetto di regole – da riportare felicemente al caos entro un periodo dato, abbastanza contenuto ma senza fretta, con costanza e consumata abilità.
È tuttavia prevista, inglobata nel periodo, una significativa quota di vacanza: che in realtà non era programmata. Dunque: carica di un pregio ancora maggiore.
Sarà una vacanza priva di una meta e di un obiettivo, a parte l’investirne una consistente quota nella lettura, pure se qualcuno potrebbe dirmi, in famiglia e nei miei immediati dintorni relazionali, che a questo proposito la mia intera vita parrebbe essere stata, ed essere tuttora, una ininterrotta vacanza.
Quel qualcuno sbaglierebbe: c’è una grande differenza nel trovare il tempo, rubare il tempo, per la lettura e invece possederlo, espressamente dedicato e non richiesto da altri impegni.
Sarà una vacanza a casaccio, con l’obiettivo di realizzare un tempo lento, in cui potranno trovar posto comodamente anche il quaderno e la stilografica: la buona vecchia scrittura manuale è sempre un piacevole esercizio di rallentamento del pensiero, impreziosito, in mancanza di copia incolla sposta cancella recupera, da un utile esercizio di coerenza tra pensiero e scrittura.
Il periodo mi risulta essere quello giusto. Abbiamo un governo – mi dicono; io cerco di non crederci. Qui, dove abito io, tra pochi giorni inizieremo il tragitto per eleggere un Sindaco, nuovo o rinnovato. Non mi potrò dunque mettere veramente in cammino (si fa per dire) prima di domenica: ancora cinque giorni utili ad avviare il programmato riordino locali e curare i preparativi vacanzieri, per non dire di qualche impegno residuale non derogabile.
Una vacanza, questa, a tal punto non programmata, da non sapere, realmente, se mi allontanerò poi molto dalla mia casa e dai miei libri. Con tutta probabilità, permarrò nei dintorni: non un viaggio, dunque, eppure sì, perché esistono molti modi di viaggiare. Tra i tanti possibili, vorrei sperimentare un viaggio dentro ritmi e abitudini di vita diverse. Ci potrà stare, come sempre, una giusta quota di vacanza a bordo del divano (dopo aver a lungo camminato: questo è fondamentale), perché no, con un buon libro di viaggio.
Il mio computer sarà tuttavia sempre con me. Seguirò dunque, sempre, la posta e la scrittura altrui, anche perché fonte ineguagliabile di buoni consigli di lettura (anche se la lista dei miei desideri mostra una pericolosa tendenza all’infinito).
La libraia virtuale possiede anche una pagina facebook che, devo ammettere, trascuro gravemente – ma potrei emendarmi. Mi impegno a pensare di poterlo fare.
A presto, dunque. Il tempo scorre sempre troppo veloce.