Virginia Woolf, “Le tre ghinee”. Feltrinelli 2014 – Traduzione di Adriana Bottini. Introduzione di Luisa Muraro Questo di […]
Vanessa Bell
È stato dunque bello tornare in libreria. Con mascherina, e pazienza, anche se non è un disturbo da poco. Ma è stato bello. Al punto da non potermi trattenere.
Ci sono dovuta tornare e tornare – sei gite nel tempo giusto di un mese; cercando, in librerie diverse, libri che nel, nel corso di questo tempo, mi avevano richiamato; alla ricerca di cose nuove che potessero sorprendermi; alla ricerca di quel tipico venir sorpresa che il tempo dentro una libreria porta con sé.
Anche se, e lo dico con dolore, sempre più con una qualche fatica che un tempo non conoscevo; con qualche delusione per libri non trovati, per libri dichiarati, impropriamente, defunti.
Robert Sidelsky, “John Maynard Keynes. Speranze tradite. 1883 – 1920“, Bollati Boringhieri 1989
Il libro è in corso di lettura, ma questo non impedisce di iniziare a parlarne; ho idea che potrebbe trattarsi di una visita al libro a puntate. E il perché è presto detto: in questo libro, oltre a narrare la vita e il lavoro di J. M. Keynes, l’autore esplora altre aree di grande interesse, da quella relativa al contesto storico socio-politico e culturale in cui Keynes si mosse, a quella relativa ai molteplici interessi e ambienti da lui frequentati, a quella dello sviluppo e dell’esprimersi di una personalità dalla forte caratterizzazione individuale.
Come sempre, un libro apre domande, mostra percorsi diversi, porta a individuare connessioni: è un hub. Così, il romanzo di Elizabeth von Arnim, punto di arrivo di altri percorsi, non si fa lasciare, ha ancora vie da indicare, connessioni da esplorare. Il bello, trattandosi di libri, sta nel fatto che, diversamente da quanto accade in un aeroporto, non occorre sapere dove si andrà; si può andare, e la meta sarà un altro hub, che consente pure il viaggio nel tempo. Rimanendosene sul divano.
Mi intriga la storia di vita della von Arnim che, per vicinanza come per distanza, apre ad altre storie.