Inglese, nato nel 1946 a Norwich, è considerato autore di libri per ragazzi anche se, indiscutibilmente, la sua opera è difficilmente confinabile in questa categoria.
La trilogia “Queste oscure materie” è stata oggetto di pesanti critiche in quanto considerata, in alcuni ambienti, un attacco alla religione cristiana, un modo per screditare la funzione della Chiesa nel mondo. Questo “attacco” sembra essere sorto anche dal corrispettivo “attacco”, da parte di Pullman e in senso opposto, alle “Cronache di Narnia” di C. S. Lewis, storie caratterizzate da una visione cristiana del mondo e dei valori, da una rappresentazione della lotta tra il bene e il male priva di sfumature.
Il dissidio è stato tuttavia ricomposto dall’intervento dello stesso arcivescovo di Canterbury che ha segnalato la funzione positiva delle critiche agli atteggiamenti dogmatici, rappresentata nei tre romanzi della saga, che nulla hanno a che fare con la vera religiosità, e anzi la danneggiano.
Discepolo, dunque, che devia dalle filosofie che sostengono la narrativa dei maestri Tolkien e Lewis, Pullman prosegue la grande produzione novecentesca del romanzo fantasy, che in seguito annovererà tra i suoi grandi autori (non i soli) J. K. Rowling, con la saga di “Harry Potter” e, non ultima, la nostra Silvana De Mari, il cui “L’ultimo elfo” è stato tradotto in diciotto lingue.
Nel 2012 Philip Pullman è stato insignito, per meriti letterari, del titolo di Duca di Cittagazze da Javier Marìas, sovrano del Regno di Redonda,
E’ anche autore della serie di Sally Lockhart – Il Rubino di Fumo, L’Ombra nel Nord, La Tigre nel Pozzo, La Principessa di Latta – pubblicate in Italia nelle Edizioni Salani Ragazzi.
In Inghilterra sono uscite le versioni cinematografiche, prodotte dalla BBC (2006 e 2007) dei primi due romanzi della serie.
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