Avevo preannunciato (si fa per dire) il tema qui, continuando ad accennarvi qui; ed è almeno un mese che rimugino, scrivo, elimino. Con poco risultato.

Non so voi; io, trovo molto difficile mettere a fuoco cosa si intenda quando si parla di “Narrativa per ragazzi”: mentre lascio, fino ad un certo punto, inesplorato il mondo della “Narrativa per l’infanzia” e per la “prima infanzia”, senza peraltro porre confini a queste fasi, diverse da bambino a bambino.

427px-Philip_Pullman_2005-04-16Inglese, nato nel 1946 a Norwich, è considerato autore di libri per ragazzi anche se, indiscutibilmente, la sua opera è difficilmente confinabile in questa categoria.

La trilogia “Queste oscure materie” è stata oggetto di pesanti critiche in quanto considerata, in alcuni ambienti, un attacco alla religione cristiana, un modo per screditare la funzione della Chiesa nel mondo. Questo “attacco” sembra essere sorto anche dal corrispettivo “attacco”, da parte di Pullman e in senso opposto, alle “Cronache di Narnia” di C. S. Lewis, storie caratterizzate da una visione cristiana del mondo e dei valori, da una rappresentazione della lotta tra il bene e il male priva di sfumature.

…e dovrebbe continuare, secondo regola di questo blog (dove, in realtà, non sono mai state formulate regole se non quella, fondante,Come fare cose con le parole di parlare di libri, in senso molto ampio) con la presentazione, la proposta, di una lettura.

Non so se è stato notato che, nell’ultimo “Parliamone”, contrariamente a quanto faccio di solito, non ho preannunciato il prossimo libro.

Harry Potter e la pietra filosofaleJ. K. Rowling, “Harry Potter e la pietra filosofale”, Salani Editore 2013

E così, mentre sto leggendo la biografia di J. M. Keynes di Robert Skidelsky, e mentre siamo prossimi al Natale, eccomi a rileggere i romanzi della serie di Harry Potter.

Sette romanzi, che narrano sette anni scolastici di Harry Potter, un ragazzino che appartiene al popolo magico, la comunità parallela con la quale conviviamo senza saperlo; un popolo che ha le sue città, i suoi legislatori, il suo governo (il cui primo compito è non far scoprire alla società dei non-maghi, a noi “Babbani”, la propria esistenza).

Queste oscure materie
Queste oscure materie, Philip Pulmann

Inserisco una modifica in questa conversazione sulle letture in corso. L’avevo iniziata, e pubblicata, con una mini recensione di “La luce di Ragusa“, di Cristiano Caracci: ne avevo appena concluso la lettura e mi aveva, a mio parere giustamente, entusiasmata. Poi, l’osservazione di una collaboratrice mi ha indotto a questo cambiamento, essendomi stata fatta osservare, giustamente, la collocazione impropria e l’incompletezza della recensione stessa. Il romanzo meritava una propria recensione, nel suo giusto spazio, e dunque l’ho completata e inserita al posto che le compete.
Anche questa possibilità – correggere dopo aver pubblicato – è un aspetto dello strumento Blog che ha indubbi vantaggi, non solo come opportunità strumentale, ma anche a documentazione di un dialogo, senza che gli esiti dello stesso richiedano, ad un nuovo lettore, di dover rileggere tutto per poterne conoscere le dinamiche.
Ora, naturalmente, rinvio al nuovo “Parliamone”, imminente, l’aggiornamento sulle nuove letture. Per il resto, tutto come prima. Il testo prosegue nella versione precedente questa correzione.