Orhan Pamuk, Il mio nome è rosso, Einaudi 2005
E uccisero un uomo e discussero tra loro. (Corano, Sura della Vacca, 72)
E non sono uguali il cieco e il veggente (Corano, Sura del Creatore, 19)
Ad Allah appartengono l’Oriente e l’Occidente (Corano, Sura della Vacca, 115)
Le tre citazioni dal Corano poste in esergo con cui si apre il racconto di Pamuk costituiscono una sintesi esemplare della storia che viene narrata. Istanbul, anno 1591, regna il sultano Murat III, che commissiona un libro miniato al maestro miniaturista Zio Effendi, con l’incarico di lavorarvi in segreto. Il libro avrebbe dovuto contenere il ritratto del Sultano.