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La luce di Ragusa, Cristiano Caracci

Cristiano Caracci, “La luce di Ragusa”, Editrice Santi Quaranta, 2005

La Luce di Ragusa, di Cristiano Caracci, Editore Santi Quaranta, di cui ho scritto nell’ultima chiacchierata, è stata una bella lettura. Interessante per la qualità della scrittura e per la struttura del racconto che viene svolto attraverso il parlato, in prima persona, via via del rappresentante di una progenie di mercanti ragusani – ad ogni capitolo parla un figlio, che succede al padre nella conduzione di un’impresa mercantile di marinai che, trasportando via mare le merci più varie, accostano le realtà sociali dei Balcani e del mar Mediterraneo. C’è Venezia, di cui tener conto, da temere, ci sono i rapporti con le terre del Papa, ci sono le realtà sociali delle città dei Balcani. C’è soprattutto il mare, e la luce della città di Ragusa – Dubrovnik che riaccoglie, all’arrivo in porto, e che lega alla terra.

Queste oscure materiePhilip Pullman,
Queste oscure materie” (“La bussola d’oro”, “La lama sottile”, “Il cannocchiale d’ambra”),
Edizioni Salani, 2013

La Bussola d’oro. La storia si svolge in una società simile e diversa dalla nostra, organizzata secondo una diversa geografia politica: siamo in un regime teocratico in cui regna il potere religioso e la fisica è chiamata teologia sperimentale. In una Oxford di questo mondo, al Jordan College, vive Lyra, una ragazzina spensierata, capace di grande lealtà e di grande fantasia, vale a dire di una grande capacità di invenzione delle bugie più incredibili.
In questo mondo ogni essere umano vive in stretta simbiosi con un proprio daimon, una esternazione dell’anima che, assumendo la forma di un animale, di sesso opposto al proprio, assicura ad ognuno una consapevole integrità, la possibilità di non essere mai solo, la possibilità di essere sempre in contatto con il proprio sé.
A partire da questo mondo, e da un destino, conseguente a una profezia, che indica in Lyra l’artefice di profondi, pericolosi o salvifici, cambiamenti, si aprono una serie di mondi paralleli, uguali e diversi, popolati da esseri fantastici.

Irène Némirovsky, I Cani e i lupi, AdelphiI cani e i lupi Nemirovsky

Ada e Ben Sinner: due bambini, cugini, vivono nella parte bassa, povera, di una indefinita città dell’Ucraina. Sono i primi anni del Novecento; l’esperienza dei pogrom, la consapevolezza di una appartenenza che comporta estrema fatica nel cercare e trovare una vita sicura, il faticoso raggiungimento di un benessere la cui aleatorietà è insita nell’essere senza patria e senza appartenenza sentiti come propri dal popolo ebraico.

Michael Cunningham, “Le ore”, Tascabili Bompiani 2012, XIV Edizione

Cunningham scrive un libro che riecheggia, anche nello stile, come un omaggio, “La signora Dalloway”, il primo dei quattro grandi romanzi della produzione centrale di Virginia Woolf (seguiranno “Gita al faro”, “Le onde” e “Tra un atto e l’altro”, ultimo della sua vita, al termine della cui scrittura Virginia si suiciderà e che sarà pubblicato postumo).

gli anni fra cane e lupo_recensioneRosetta Loy, “Gli anni fra cane e Lupo. 1969-1994. Il racconto dell’Italia ferita a morte”.
Ed, Chiarelettere, 2013

Rosetta Loy, con questa sua opera, restituisce alla memoria gli avvenimenti che hanno identificato la qualità e i problemi della democrazia italiana tra il 1969 e il 1974, durante i cosiddetti anni “di piombo”: anni carichi di problemi sia interni sia correlati al quadro internazionale venutosi a creare nel dopoguerra, nel passaggio dal fascismo alla democrazia.

la_Strada_recensioneCormac McCarthy, La strada, Einaudi 2007, pag. 218

Un uomo e un bambino; un percorso, alla ricerca della luce, di calore, di sopravvivenza in un mondo ridotto a cenere; la strada e il compito di continuare a vivere. Al di là delle montagne, del freddo e della neve, la strada porta a sud e alla speranza di un luogo dove il sole si mostri nuovamente e consenta una vita, magari poca, piccola. L’uomo e il bambino camminano spingendo un carrello con cui si portano appresso le cose necessarie, un telo di plastica, lo zaino sulle spalle, riparo per cose e persone.

la_lunga_oscura_pausa_caffe_dellanima_recensioneDouglas Adams, La lunga oscura pausa caffè dell’anima, Mondadori, Piccola biblioteca Oscar, 2011
Un’esplosione in un aeroporto, che non provoca una strage ma solo la scomparsa di un’addetta al check-in impegnata nel confronto con un aspirante passeggero inconsueto e una aspirante passeggera spazientita.
Un investigatore improbabile, un omicidio impossibile, che pertanto la polizia cataloga come suicidio, attuato con un metodo incongruo.
Un ospedale che si occupa di pazienti anomali.
Alcune divinità nordiche la cui vita, nel mondo d’oggi, risulta complicata e molto, molto frustrante. Un Walhalla decaduto.

lilli gruber_eredita_copertinaLilli Gruber, Eredità. Una storia della mia famiglia tra l’Impero e il fascismo, Rizzoli Editore, 2013

Un bel libro da leggere, e non solo. Un luogo – il Sud Tirolo/Alte Adige; un tempo – dallo scoppio della prima allo scoppio della seconda guerra mondiale; la storia – una famiglia in quel tempo e in quel luogo. Su tutto, un grande personaggio femminile.

X Doctorow Cory_recensioneCory Doctorow, “X“, Newton Compton Editori 2009

I libri ci consentono di abitare mondi, spazi-tempi in cui espandere la nostra vita, affrontare problemi e sperimentare soluzioni che, appartenenti a luoghi e tempi diversi, riconosciamo nostri. La narrativa fantascientifica, in particolare, ci parla sempre del nostro oggi e Doctorow narra qui un domani costituito di oggetti, fatti, contesti, modi delle relazioni, che appartengono indiscutibilmente ad un tempo a noi vicino e in qualche modo noto.