Alba de Céspespedes, “Nessuno torna indietro“. Mondadori 1961 Andrea Camilleri, Biografia del figlio cambiato, BUR 2001 Ed ecco: […]
Recensioni
Biörn Larsson, “La lettera di Gertrud”, Iperborea, 2018
Traduzione di Katia De Marco
Avevo apprezzato, quasi un anno fa, la recensione di Pina Bertoli su questo libro, annotandomelo per leggerlo nel momento in cui il mio interesse per un tema che mi coinvolge profondamente avesse trovato il suo giusto tempo.
Ripropongo il libro, dunque, invitando anche a leggere la recensione che me lo ha indicato e che segnalo: qui
La storia: Martin Brenner, uno scienziato, genetista, sposato ad una ginecologa e padre di una bambina adorata, ha una vita serena e, a dirla con un termine d’uso, riuscita.
Premessa Questa breve recensione è stata pubblicata nel gennaio 2014. Va da sé che, come ognuno […]
La libraia virtuale chiuderà, per rinnovo dei locali e, beata me, anche per ferie, per tutto il mese di giugno.
La riapertura è prevista con inizio luglio
In questo tempo, saranno riordinati gli scaffali – operazione già in corso ma che richiede, di necessità, una interruzione nell’attività della libraia mentre la libreria, essendo virtuale, rimane aperta per chi volesse entrare e scartabellare tra ciò che c’è, così come rimarranno aperti gli spazi per commenti e la mail di comunicazione con i lettori, che riceverà sempre risposta.
Alla riapertura, ci sarà un nuovo CATALOGO PER AUTORE che consentirà di recuperare suggerimenti di libri proposti negli articoli ma non formalmente recensiti, e il link all’articolo che ne parla, talvolta solo come segnalazione, quasi sempre con qualche informazione sul libro e sull’autore, più o meno concisa: ove si parla, dunque, di libri, pur non recensiti, presenti in libreria.
Altre novità? Forse, lo spero, ma il lavoro (virtualissimo, nulla di concreto, ancora solo pensieri nella testa) è in fase di progetto, non è stato ancora aperto il cantiere, e dunque staremo a vedere se e cosa ne uscirà.
Nel frattempo, confido di ritrovarvi tutti. Io continuerò a seguire l’attività dei blog, a lavorare per la riapertura e per un’estate in compagnia.
La morte è la curva della strada, morire è solo non essere visto. Se ascolto, sento i tuoi […]
Murakami Haruki, “Norwegian Wood (Tokio Blues)”, Einaudi 2006
Traduzione e Introduzione di Giorgio Amitrano
“Sollevai il viso, e mentre guardavo le nuvole scure sospese sopra il Mare del Nord, la mia mente andò a tutte le cose che avevo perduto nel corso della vita. Il tempo passato, le persone morte o mai più riviste, le emozioni che non possono rivivere”
Michael Cunningham, “Le ore”, Tascabili Bompiani 2012, XIV Edizione
Cunningham scrive un libro che riecheggia, anche nello stile, come un omaggio, “La signora Dalloway”, il primo dei quattro grandi romanzi della produzione centrale di Virginia Woolf (seguiranno “Gita al faro”, “Le onde” e “Tra un atto e l’altro”, ultimo della sua vita, al termine della cui scrittura Virginia si suiciderà e che sarà pubblicato postumo).
Rosetta Loy, “Gli anni fra cane e Lupo. 1969-1994. Il racconto dell’Italia ferita a morte”.
Ed, Chiarelettere, 2013
Rosetta Loy, con questa sua opera, restituisce alla memoria gli avvenimenti che hanno identificato la qualità e i problemi della democrazia italiana tra il 1969 e il 1974, durante i cosiddetti anni “di piombo”: anni carichi di problemi sia interni sia correlati al quadro internazionale venutosi a creare nel dopoguerra, nel passaggio dal fascismo alla democrazia.
Cormac McCarthy, La strada, Einaudi 2007, pag. 218
Un uomo e un bambino; un percorso, alla ricerca della luce, di calore, di sopravvivenza in un mondo ridotto a cenere; la strada e il compito di continuare a vivere. Al di là delle montagne, del freddo e della neve, la strada porta a sud e alla speranza di un luogo dove il sole si mostri nuovamente e consenta una vita, magari poca, piccola. L’uomo e il bambino camminano spingendo un carrello con cui si portano appresso le cose necessarie, un telo di plastica, lo zaino sulle spalle, riparo per cose e persone.
Douglas Adams, La lunga oscura pausa caffè dell’anima, Mondadori, Piccola biblioteca Oscar, 2011
Un’esplosione in un aeroporto, che non provoca una strage ma solo la scomparsa di un’addetta al check-in impegnata nel confronto con un aspirante passeggero inconsueto e una aspirante passeggera spazientita.
Un investigatore improbabile, un omicidio impossibile, che pertanto la polizia cataloga come suicidio, attuato con un metodo incongruo.
Un ospedale che si occupa di pazienti anomali.
Alcune divinità nordiche la cui vita, nel mondo d’oggi, risulta complicata e molto, molto frustrante. Un Walhalla decaduto.
Lilli Gruber, Eredità. Una storia della mia famiglia tra l’Impero e il fascismo, Rizzoli Editore, 2013
Un bel libro da leggere, e non solo. Un luogo – il Sud Tirolo/Alte Adige; un tempo – dallo scoppio della prima allo scoppio della seconda guerra mondiale; la storia – una famiglia in quel tempo e in quel luogo. Su tutto, un grande personaggio femminile.
Cory Doctorow, “X“, Newton Compton Editori 2009
I libri ci consentono di abitare mondi, spazi-tempi in cui espandere la nostra vita, affrontare problemi e sperimentare soluzioni che, appartenenti a luoghi e tempi diversi, riconosciamo nostri. La narrativa fantascientifica, in particolare, ci parla sempre del nostro oggi e Doctorow narra qui un domani costituito di oggetti, fatti, contesti, modi delle relazioni, che appartengono indiscutibilmente ad un tempo a noi vicino e in qualche modo noto.