Sto per ingarbugliarmi in chiacchiere su di un tema troppo vasto. Ma mi permetto una chiamata in correità […]
Multatuli, “Max Havelaar. Ovvero le aste del caffè della Società di commercio olandese”, Iperborea 2007 Traduzione di Piero […]
Ed eccomi incappata nuovamente in un libro che mi ha entusiasmata, di cui racconterò a stretto giro. E […]
Igiaba Scego, “La linea del colore”, Bompiani 2020 Ho incontrato sul mio percorso un libro molto bello, e […]
“La letteratura dovrebbe non solo raccontare storie ma educare al dolore, alla gioia, alle sfumature dell’amore e della […]
Esergo: “A Ted Newman, che mi ha fatto capire che non capivo la meccanica quantistica” Si tratta di […]
Ha scritto Nonna Pitilla, (qui)
“Tuttavia, l’enorme popolarità della sua eroina non impedì a Quino, nel 1973, di farla finita con la sua bambina geniale (e con la banda di personaggi che la circondava, incluso l’idealista Felipe, il suo preferito)”
E c’è molto, in questa frase. Di non detto e, temo, indicibile. O da esplorare, nell’assenza, già stata, che l’andarsene, ora, anche di Quino, ha cambiato; nell’abbandono della sua creatura, datato 1973: non un anno qualunque, ma nessun anno di quel periodo, è stato un anno qualunque, in nessun paese del mondo, mentre i due blocchi contrapposti facevano una guerra, fredda fin che si vuole ma di cui nessuno ha ancora contato, e forse mai sarà possibile contare, i morti.
“Ho fatto un sogno: ho sognato, per un attimo orrendo, di possedere un grande fusto di ferro dove porre i miei libri e dar loro fuoco…per la mia salute mentale.”
Ho scritto queste parole, quasi distrattamente, en passant, a Benny, di “Il verbo leggere”, all’interno di un commento a una sua recensione molto interessante (qui).
Alice Basso, “Il morso della vipera”, Garzanti 2020.
Una premessa.
Ebbene sì. Quasi tre anni fa avevo già parlato, con entusiasmo (per nulla scemato) di Alice Basso, una giovane autrice di cui, finora, non ho perduto un libro e di cui avevo recensito la sua prima (allora) trilogia, che sarebbe stata in seguito completata da altri due libri. (qui).
Tenterò di chiudere in un’atmosfera vacanziera questo agosto in cui avrei dovuto astenermi totalmente dalla scrittura su queste pagine. Vero è che non ne avevo preso impegno formale, nessuna sanzione prevista, ma a questo punto, avendo già in parte derogato, mi par giusto chiudere il mese con una chiacchierata di alleggerimento: diciamo con qualche libro da divano, meglio ancora da nanna dato che, per quanto mi riguarda, il lettino da spiaggia e l’ombrellone non sono mai stati luoghi elettivi per la lettura. Sotto l’ombrellone (che peraltro frequento poco) opto piuttosto per il giornale, la rivista; sempre ottima la Settimana Enigmistica.
La libraia virtuale è tornata online in una nuova veste grafica.
Inaugura inoltre, da oggi, una Nuova Categoria
– LA LIBRAIA VIRTUALE JUNIOR –
che ospita la narrativa impropriamente ritenuta di interesse unicamente per bambini e ragazzi. Una narrativa che rappresenta una parte, talora anche molto importante, della letteratura di tutti i tempi.